Come ormai dovreste aver capito sono un papà democratico e quindi quest’anno mi sono dovuto adeguare. Vacanze al mare, non in montagna. Per essere più precisi: Vacanze in Corsica.
Premessa
Facciamo una piccola premessa: abbiamo aspettato fino all’ultimo momento per prenotare la vacanza. Qualche piccolo imprevisto (un bel po’ direi) ci ha impedito di farlo prima.
Di sicuro prenotare in anticipo ti fa risparmiare ma alla fine ovunque vai, ad agosto, te menano. Lo sanno anche i sassi che io non sono un amante della vacanza in questo mese, anche per questo motivo!
Ragionandoci su, però, va bene così: chi ci guarderebbe i bimbi, altrimenti, se lavorassimo in questo mese di vacanza dalla scuola?
Grat grat…mi gratto la chierica per aiutare a ossigenare il cervello, nella speranza dell’illuminazione.
Eccola! La zietta, vista la nostra disperazione da anno di lavoro e vita da catena di montaggio ci suggerisce la Corsica.
Detto fatto: si va in un’agenzia per trovare qualche occasione dell’ultimo minuto.
Dopo qualche valutazione sui posti ci siamo aggiudicati la settimana 14-21 agosto, la peggiore che potesse capitare, ma l’unica compatibile con le nostre esigenze.
Il personale dell’agenzia (gentilissime e cordiali, per cui vi rimando al loro sito) ci ha trovato un posticino davvero fatto apposta per noi.
Traghetto da Livorno la mattina alle 8 per Bastia: si parteeeeee!
Non vedevamo l’ora di vedere l’isola perché gli zii e le persone che ci sono state ce ne hanno parlato molto bene.
Chi mal comincia…
L’inizio è stato scoppiettante e ce lo ricorderemo abbastanza bene. Il mare infatti che in apparenza sembrava tranquillo si è incazzato abbastanza fino a poco più di metà tragitto. Sono state tra le 4 ore più lunghe della mia vita.
Non sono un tipo che soffre il mare, ma stavolta ci è mancato davvero poco per dare tutto me stesso. Chi ha cominciato ad accusare il mal di mare per primo è stata Annurchetta, poi io e Paraventolo. Ci siamo dovuti buttare per terra nella parte posteriore della nave e provare a dormire un po’ per non soccombere.🤢🤢🤢
La cosa confortante (si fa per dire) è che in sottofondo si sentivano cori di conati, acuti e respiri profondi per non sprofondare nella nausea. Poveracci noi! Poveracci tutti!
Scampato il pericolo, scesi dalla nave ci siamo diretti al nostro residence.
Il residence
Il residence dove abbiamo alloggiato si chiama Residence Acqua Bella, un nome tutto un programma. Un complesso di appartamenti confinanti tra di loro, a pochi passi dal mare. Gli appartamenti sono nuovi, in stile moderno marino, toni bianchi e blu, con un piccolo angolo di giardino (o terrazzo, dipende se piano terra o primo piano) e un tavolo per mangiare fuori.

La nostra “casetta” per una settimana!
Accanto a questa serie di appartamenti si trova, nello stesso complesso, il Residence Acqua Linda, appartamenti un po’ più datati ma sempre carini.
Abbiamo usufruito dell’animazione del posto, con attività e mini club che, come immaginavo, i bimbi non hanno voluto fare.
Mannaggia alla pulcinella, un vero peccato!
A 50 metri dalla spiaggia un ristorante e un bar, affacciati su una mini pineta con dei giochi per i piccoli prima di arrivare in mare. Appena fuori dal residence un market non enorme ma dotato di tutto quello che serve.
L’animazione è stata discreta, nel senso che se non eri tu che ti informavi sulle cose da fare non ti cagavano proprio. Questo, se da una parte è “poco carino”, dall’altra mi ha fatto apprezzare che non ti venivano a martellare i maroni come fabbri impazziti per giocare o fare attività. Vuoi fare qualcosa? Vedi quando c’è e lo fai. Niente di più semplice.
Passiamo ora al mare: la parte orientale, sotto Bastia, non è la più bella rispetto ad altre zone dell’Isola. L’acqua è comunque pulita e limpida. La spiaggia è di sabbia ma per entrare in acqua ci sono i sassi e quindi le scarpette da scoglio (comprate in loco, 10€ al centro commerciale E.Leclerc) sono la salvezza, soprattutto per i miei piedi.
La scelta di non essere troppo lontani dal porto di Bastia (50 minuti di macchina) ci ha facilitato gli spostamenti. Abbiamo evitato così di fare un viaggio nel viaggio, sia all’andata che al ritorno!
Obiettivo Relax
“Questa settimana non voglio fare una mazza!” È stato il motto mio e di Annurchetta prima di partire. Non è stato così, abbiamo fatto abbastanza ma ci siamo rilassati, nonostante tutto.
A Simo’ me pari un po’ sibillino, prima dici una cosa e poi sembra che fai il contrario. Te spieghi meglio?
La promessa mia e di Annurchetta è stata: vogliamo fare la vita da spettatore di briscola per una settimana.
Poi, però, ci siamo resi conto che muoversi e girare un po’, alla fine, ci ha fatto rilassare ancora di più. Merito della natura selvaggia e stupefacente.
Erano dieci/quindici anni che non mi rilassavo così, se parliamo di mare. La bellezza incontaminata dei luoghi ha spento completamente l’interruttore dello stress. Ho staccato la spina ben bene e anche se non ho fatto niente di quello che volevo fare (leggere libri, portarmi avanti con il blog e il resto) sono contento lo stesso.
Ho fatto il papà a tempo pieno anzi, pienissimo! Devo dire che le attività che abbiamo condiviso faranno parte delle cose che non dimenticherò mai, nella mia vita di papà. Le ho addirittura scritte nel diario della gratitudine, che in queste vacanze ho compilato…così così!😅
Vita da spettatore di briscola, quindi?
Non credo proprio. Appena arrivati in spiaggia abbiamo scoperto che oltre al miniclub erano a disposizione dei vacanzieri e “aggratise” il noleggio di canoe e paddle (le tavole da surf con il remo).
Inoltre risveglio muscolare (omicidio muscolare lo chiamerei io) e acqua gym, per chi voleva, era a disposizione da lunedì a venerdì. Il mare è mosso? Nessun problema, ci sono due piscine, una con vista mare.

La piscina con vista sul mare non ci è dispiaciuta affatto…no no!
Il mio look da mozzarella gravida non mi ha fermato: crema con protezione bimbi 4 volte al dì e come ho potuto ho fatto un giretto con la canoa. Venti minuti di passione e allucinazioni da sforzo. Stremato, appena tornato a riva, volevo morire, spiaggiato lì.
Appena però Paraventolo mi ha chiesto “papà, andiamo in canoa?” Sono balzato in piedi come maestro Ciliegia con mastro Geppetto in “Le avventure di Pinocchio” e mi sono precipitato a prenotare di nuovo venti minuti.
La prima volta di Paraventolo con la canoa…che bello vederlo lì, nella canoa a due posti, davanti a me, col salvagente. Insieme siamo andati fino alla boa, nel mare calmo e davvero limpido. Sono momenti da incorniciare, questi: non vanno fatti scappare.

Vedendo il mio colorito capite perché preferisco la montagna?
Lo snorkeling e le spiagge
Saint Florent e Plage de Lozari
Volevamo rimanere nel residence. Alla fine abbiamo ceduto alla tentazione di tanta bellezza e abbiamo fatto un paio di gite in esplorazione della costa. La prima giornata di visite l’abbiamo spezzata a metà:
Saint Florent
La mattina ci siamo recati in una spiaggia di Saint-Florence (San Fiorenzo), nella parte nord. Supplicando in loco la gente abbiamo capito dove andare: La Plage de la Roya.

Plage de la Roya, Saint Florent, Corsica.
La spiaggia è molto carina, piatta e l’acqua è limpida. Per chi fosse interessato ci sono tre camping che si affacciano proprio lì di fronte. Quello dove sono andato a curiosare è il camping acqua dolce.
Dietro la spiaggia dieci metri di pini a fare ombra per chi ne avesse bisogno. Buon per me, che altrimenti mi sarei sciolto come un tomino sulla piastra…Sulla destra il paesaggio della cittadina, davvero carina.

Acqua limpida, pineta, camping…meglio di così non di può fare!
Meglio dell’ombrellone è stata la tenda Quechua 2 seconds XL 0, una rivelazione che mi ha salvato il popò più di una volta.
Dopo un bel bagnetto e aver giocato come dei matti con la palla gonfiabile sulla riva io e Paraventolo abbiamo esplorato il fondale con maschere e boccaglio. È stata un’occasione per allenarlo a nuotare, visto che ha quasi imparato.
Verderlo però nell’acqua alta accanto a me, senza problemi, guardare i pesci e parlarmi sott’acqua, in autonomia (con me sempre accanto) è stato fantastico. I momenti di condivisione con lui, che sta diventando grande, sono più frequenti e questi sono mattoncini che rappresentano le fondamenta del rapporto futuro padre-figlio.
Verso le 12 ci siamo sbafati i panini e ci siamo mossi verso Isola Rossa, più a ovest. I bimbi si sono addormentati nell’ora di tragitto e noi ci siamo goduti la stupenda strada D81, con viste splendide dell’entroterra.

Muovendoci da Saint Florent lungo la D81 e dirigendoci verso Isola Rossa il paesaggio è molto bello
Plage de Lozari

Da Saint Florent a Lozari ci vogliono circa 50 minuti di macchina
Il pomeriggio, come dicevo, abbiamo fatto rotta verso Isola Rossa. L’abbiamo vista da lontano però, perché non appena l’abbiamo avuta alla nostra portata, siamo rimasti affascinati dalla Plage de Lozari, circa dieci minuti di auto prima, venendo da Saint-Florent.

Appena vista la spiaggia abbiamo capito che doveva essere nostra a qualunque costo!
Il mare turchese e la spiaggia di sabbia fine ci hanno così incantato che ci siamo fiondati come api sul miele. La spiaggia è molto lunga, a un metro dal bagnasciuga sale di due o tre metri per poi ridiventare piatta e aprirsi in lontananza verso la pineta. L’acqua è subito profonda, quindi occhio ai bimbi: braccioli obbligatori. Il pomeriggio è stato ventoso ma non fastidioso, soleggiato e l’incanto di nuotare in quelle splendide acque ci ha regalato momenti di goduria assoluta.
La cosa bella anzi, FANTASTICA è stata che in queste vacanze anche Sereno Poco Variabile ha imparato, a soli 3 anni, a fare snorkeling. Un fregno buffo secco secco con braccioli gialli, maschera e boccaglio ha seminato il terrore nelle acque dell’isola francese. Vederlo stare lì, con quel respiro da uccellino affaticato, a stella nell’acqua, con il ditino puntato sui pesci…mi ha fatto bene al cuore.
Abbiamo scoperto che a pochi passi da questa spiaggia, molto ben inserito nel paesaggio c’è un bellissimo residence che, per la posizione, costa una fucilata ad agosto ma per chi se lo potesse permettere qui troverete il link.
Ricapitolando, giornata splendida. Sono arrivato nell’appartamento che volevo spaccare il mondo e invece quello che ho spaccato è stato il cuscino per quanto sono svenuto a fine giornata.
Plage d’Acciaju (scambiata per la Palombaggia)

Qui io e i miei occhi abbiamo goduto insieme per tanta bellezza
La spiaggia della Palombaggia ci è stata suggerita da una coppia italiana (una delle poche nel residence) che c’era stata molto tempo fa e si trova a circa 2 ore di macchina dal nostro residence. Visto che ce ne hanno parlato molto bene, ci siamo preparati la sera e la mattina siamo partiti molto presto per essere lì a un orario decente. In questo modo potevamo assicurarci un posto senza minacciare di morte i vicini bagnanti.
In pratica ci siamo fatti 2 ore di macchina e tutta la costa est dell’isola per giungere a questa spiaggia. Le aspettative, da come ce ne parlavano erano molto alte. Gli ultimi 5 km che ci hanno portato dalla strada principale al parcheggio (5€ tutto il giorno) è davvero incantevole.
Arriviamo sulla spiaggia (che scopriremo in seguito essere la Plage d’Acciaju): sarà per le aspettative, sarà perché le nuvole velavano un po’ il cielo, sarà per quello che volete ma la “Palombaggia” non ci è sembrata niente di che.
Ci accampiamo tutti a destra, dove ci sono un po’ di sassi in acqua e l’acqua sembra più limpida. Alla spalle una collinetta rossiccia piena di pini, un tizio seduto lì, quelli che passano sulla spiaggia a vendere le cose. Ci osserva al telefono. Alla nostra sinistra, a pochi passi, una murena morta, sbiadita dal sole, bella grossa e in stato iniziale di decomposizione.
Annurchetta e io ci siamo guardati per dire: “e abbiamo fatto pure 2 ore di macchina per arrivare qui!” Sentivo la delusione/senso di insicurezza della mia consorte, lo avvertivo nell’aria. A pochi passi da noi si trovava una stradina che portava dall’altra parte della collinetta.
Placco due passanti che erano arrivati sin da noi a passeggiare (la parte sud è molto più frequentata da Italiani). Ci dicono che dall’altra parte della collina è uguale. Mando Annurchetta in avanscoperta con il più piccolo. Torna e dice che è più carino. Allora andiamo io con Paraventolo a controllare. Ci sembra meglio, soprattutto per i bimbi: la spiaggia è più sabbiosa e ci sono meno alghe in acqua, quindi decidiamo di spostarci. Nel frattempo il cielo comincia ad aprirsi e lo spettacolo della Plage d’Acciaju finalmente si può apprezzare!

Sembra di essere in una piscina!
Bellissima. Era parecchio che non vedevo un’acqua così. Nonostante la settimana sia di ferragosto c’è spazio e la gente è silenziosa abbastanza (eccetto noi). Ci accampiamo e stiamo praticamente tutto il tempo o in acqua o a fare snorkeling.
Diciamo sin da subito che le barche rovinano un po’ il paesaggio, perché ce ne sono parecchie. Il buono è che dalla parte dove ci siamo spostati sono a una distanza giusta per poter nuotare senza troppi problemi e fare snorkeling indisturbati.
Che meraviglia di acqua, che meraviglia di posto! Incantevole, tranquillo, ti senti parte di quella natura selvaggia.

Bella, bella, bella!
Dopo circa 5 orette decidiamo che va bene così. Facciamo il pieno di panorami nel cuore e via per Porto Vecchio, a prendere un bel gelato e vedere il paesino.
Porto Vecchio
Fa caldo, sento il sole di tutta la giornata. Ci fermiamo al primo gelataio che vediamo. Sembra buono. Mi avvicino per chiedere i prezzi: 2,50€ una pallina di gelato. Azz…va bene, due coni con 1 pallina, mi raccomando, per i bimbi e noi una granita in 2…no no, può anche togliersi il passamontagna dalla testa, non c’è problema!
Ci rilassiamo sulle sedie della gelateria, il tempo di finire il gelato (tranne Sereno Poco Variabile…). È bastato il tempo di fare due vie, poi il piccoletto si è schiantato a terra e aperto una recente ferita sul ginocchio. Fine dei giochi, si pulisce la ferita e ci avviamo verso la macchina. Rientro tranquillo e noi stanchi il giusto. Ma che bella anche questa gita!
Cervione

Devo ammettere che la Corsica mi piace parecchio. Bella, la vista da Cervione!
Ci siamo goduti l’ultimo giorno nel residence, senza fretta. Io ho provato il paddle. Giornata fortunata: mare un po’ mosso e io col ca…vallo che sono riuscito a remare. La sfida più grande (che ho vinto io) è stata quella di rimanere in piedi. Il prezzo: crampi lancinanti dalla punta dei piedi all’inguine e io che per sedermi sul water dovevo appoggiarmi coi pugni sulla tavoletta, in stile gorilla. 🦍
La sera, visto che abbiamo sempre cenato a casa, ci siamo concessi un giretto al borgo di Cervione (20 min di macchina), a circa 400 metri sul livello del mare, sulle montagne circostanti.
La strada, nel verde incontrollato, è bella e appena arrivati su ci siamo goduti la vista sul mare, col sole che prima di andare dietro alle montagne ha illuminato il litorale. Ahhh, ce voleva proprio, eh?
Già, ci voleva. Il posto dove abbiamo mangiato, “AUX TROIS FOURCHETTES“ ricorda le vecchie bettole rifatte a ristorante. Tavolate carine, moderne e molto semplici arredano il locale, dal sapore più antico. Mi sa che il proprietario è un cacciatore, perché ci sono almeno 30 fucili appesi al muro. Oppure mi sorge il dubbio che sia un deterrente per i furbetti che non vogliono pagare…
Ordiniamo 2 menù bimbi (una specie di hamburger al piatto, con patatine più gelato cioccolato e vaniglia di dimensioni e forma del fruttolo, 10€ l’uno), io un menu del giorno (antipasti di salumi, cotoletta di maiale e a scelta un riso con salsa di zucchine o fagioli al sugo, formaggio di capra 16€) e Annurchetta un piatto del giorno (lo stesso del mio menù senza antipasto e formaggio di capra, 12€). Un mezzo litro di vino rosato che mi ha ricordato il vino che faceva mio nonno, quasi aceto. Due caffè al posto del formaggio di capra e il gioco è fatto: 53€. Onesto e devo dire che vino a parte il resto era molto buono.
Incredibile il rientro: la strada era completamente buia, riuscivo a vedere le stelle anche con gli abbaglianti. Solo in un’altra occasione ho visto le stelle, ancora più nitide, mentre guidavo con gli abbaglianti accesi. Magari un giorno ve ne parlerò 😀
Andiamo al so(l)do
Vacanza prenotata all’ultimo minuto. Partiamo da qui. La zona dove abbiamo alloggiato è poco frequentata da Italiani e questo mi è piaciuto perché:
- I prezzi credo siano stati abbastanza bassi, considerando che è un’isola e che ci siamo fatti la settimana forse peggiore dell’anno da un punto di vista economico.
- Sono stati molto discreti tutti i vicini, a parte Paraventolo che si era ingoiato un megafono
In “ciccia”:
- 1 settimana di appartamento più
- nave della compagnia “Corsica Ferries”, 4 persone più auto di circa 4 metri (segmento B) per la tratta Livorno – Bastia andata e ritorno
ci è costata 1250€
Se aggiungiamo la spesa per mangiare, la benzina e tutto il resto, senza esagerare, alla fine siamo arrivati a spendere 1600€ circa tutto compreso.
P.S.: la tratta Livorno – Bastia se prenotata con debito anticipo può costare poco più di 100€. Ad Agosto abbiamo pagato intorno ai 230€.
Cosa posso consigliarvi
La Corsica è davvero bella, selvaggia, verde e piacevolmente più umana a livello economico.
Anche da amante della montagna posso dire che ci tornerei a occhi chiusi. Anche perché, ridendo e scherzando, il monte più alto dell’isola, il monte Cinto, è alto 2706m…e che non ci scappa una bella gita in montagna?😉
Mare e Montagna qui si mescolano alla perfezione ed è davvero una possibilità da prendere in considerazione e accontentare tutti (cioè io ed Annurchetta ma soprattutto i bambini).
Ci torneremo, di sicuro più di una volta. Va vista e vissuta tutta! E se qualcuno di voi si farà un giretto in moto…fate una piega pure per me!
Cosa ricorderò di questa vacanza?
(Tratto dal diario della gratitudine):
- Io e Fra (Paraventolo) che abbiamo fatto snorkeling: lui senza braccioli, nell’acqua alta, con me;
- Manu (Sereno Poco Variabile) che ha imparato a fare snorkeling!
- Tutti e 4 nella (creduta) spiaggia di Palombaggia, mano nella mano, a vedere i pesci sott’acqua;
- Il profumo intenso dei pini prima di arrivare in spiaggia;
- La natura ancora selvaggia, quasi incontaminata;
- Le stelle, la spiaggia buia completamente;
- Io e la mia Annurchetta;
- Manu che fa il matto e canta a squarciagola “we will rock you” con la bocca sporca di cioccolato, la mano sul pisello a fare la chitarra e gli occhi da invasato felice;
- Stefania sul paddle;
- La prima volta di Fra sulla canoa, insieme a me;
- Il mare: splendido, era tanto che non me lo godevo in questo modo!
- Il panorama da Cervione;
- La meraviglia mia e di Ste quando abbiamo visto la spiaggia di Lozari dall’alto, vicino Isola Rossa;
Ho i brividi al solo pensiero. Questi pensieri di gratitudine sono la benzina quando hai momenti difficili, quando hai bisogno di trovare le forze per resistere alle intemperie della vita! Lo consiglio a tutti. Sono iniezioni di positività.
…e puntuale, come tutte le vacanze, Paraventolo e Sereno Poco Variabile hanno fatto amicizia con il bimbo dell’appartamento accanto il giorno prima di partire. Oscar, così si chiama il bimbo, è francese, quindi è stato divertente vedere l’approccio tra loro per farsi capire. Ogni due secondi Paraventolo veniva da me e mi diceva: “papà io gli parlo e lui sembra capirmi…ma non so parlare francese! Come faccio se gli voglio dire delle cose?” e nel dirlo sgranava gli occhi grandi come il cielo. Che Tenero!