…solo il tempo, sai? Ho comprato tutto, ma il tempo non si compra.
Questa frase è un macigno che mi ha schiacciato l’animo e i pensieri nelle scorse settimane. Dimenticata in apparenza ma poi, sempre pronta a saltare fuori a gran velocità. Dal basso verso l’alto, per farti rimanere senza fiato, come un pugno alla bocca dello stomaco o un bel calcio inaspettato cui co…siddetti gioielli di famiglia.
Questa frase è stata pronunciata da Clint Eastwood (mitico!) nel film “Il corriere – The Mule”. Non vi sto a spoilerare la storia. Sappiate che al momento è possibile vederlo su Netflix.
Torniamo a noi e al tempo. Ho inaugurato il blog proprio su questa questione spinosa, a me molto cara. Più passa e più ti domandi sei stai andando nella direzione giusta, come genitore.
Le tue scelte opinabili hanno portato a degli insegnamenti? La tua coerenza nel tempo ti sta dando ragione?
Puoi fare qualcosa? Puoi cambiare la direzione per correggere la mira? Ogni santo giorno.
Mi ripeto spesso queste domande, dentro di me. Ne parlo con Annurchetta, soprattutto quando le reazioni dei figli non sembrano corrispondere a quanto cercato d’insegnare fino ad oggi.
Ecco, il Simone di un tempo forse si sarebbe autoinflitto punizioni corporali come la mutilazione di un capello o la lacerazione di una pellicina del mignolo del piede. O peggio, uno strappo secco dei peli del naso (tanto la chierica non la posso più strappare…)!
Noooo, meglio di no.
A volte mi scoraggio di fronte alle azioni dei miei figli ma poi arriva la consapevolezza che questa è la vita. Saper accettare che spesso le situazioni non vanno come vorresti, che le tue aspettative non verranno soddisfatte. Magari sì, ma…è più no che sì.
Ecco allora che ritorna il concetto del tempo. Come tutti i genitori abbiamo bisogno di spazio, e i figli piccoli sono i buchi neri del tempo. Ma è un buco nero controllabile, perché sono completamente dipendenti da te.
Il concetto comincia a complicarsi quando la loro autonomia allontana il tuo occhio vigile e costante da quel buco nero. Cominci ad andare alla deriva nello spazio circostante.
Quando i figli crescono riconquisti il tuo tempo: ma io non voglio sprecarlo, buttarlo nel cesso. Voglio investirlo!
“Il corriere” mi ha risvegliato la voglia di dedicarmi ancora di più ai miei figli, di ritagliarmi del tempo con loro. Ora che sono più grandi, è possibile pensarlo con uscite singole, un “one to one” facendo attività separate.
Una passeggiata in un posto che gli piace, condividere un’attività (per esempio io che amo la fotografia vorrei avvicinarlo a questo mondo) o altro.
L’importante è investire e condividere il tempo con i propri figli, con la propria famiglia.
Queste piccole attenzioni hanno uno scopo ben preciso: mettere i figli nelle condizioni di rilassarsi, e schiudersi come fiori. Aprirsi ed accoglierti nel loro piccolo e complicato mondo bambinesco, fatto di problemi insormontabili come non avere una figurina che gli piace.
Tra le chiavi per aprire i loro cuori di sicuro una delle più importanti è il tempo.
Investite tempo con i figli, anche se non avete voglia, anche se siete stanchi. Anche se il desiderio più forte, dopo una lunga ed estenuante giornata di merda di lavoro, è quello di buttarsi nel letto e di sublimare all’istante.
Grazie a queste piccole attenzioni io e Annurchetta stiamo scoprendo l’importanza di saper ascoltare e cogliere, in quegli attimi di pura sintonia, le radici di alcuni problemi dei nostri figli, soprattutto del grande.
In un mondo che corre dietro alle criptovalute, ai mercati finanziari e agli investimenti economici, io e Annurchetta stiamo maturando la consapevolezza di investire in qualcosa di intangibile e che non ha prezzo: il tempo. È un investimento a lungo, lunghissimo termine ma siamo coscienti che ne vale la pena.
Io, dal canto mio, nel mio piccolo, faccio la bilancia con le mani e peso le situazioni: da una parte i minuti, le ore trascorse con i miei figli, la mia famiglia, dall’altra il tempo che mi terrà lontano da loro e che nessuno mi potrà mai restituire.
Siete d’accordo?