Quando meno te lo aspetti

by Simone
t-shirt pitturata con cravatta due cuori un aereo e la scritta "ti voglio bene papà!"

il mio è il papà…”

“ideale!”

“Volergli bene è…”

“..é naturare”

“mi spinge nel..:”

“…nel vento sull’attalena…

Chi non ha mai imparato a memoria una poesia per i propri genitori? Lo sapevo! Tutti, ma proprio tutti, da piccoli siamo stati colpiti da questo morbo che all’inizio sembra divertente e spensierato. Poi, crescendo, diventa il tuo spauracchio. Quello che era il tuo cavallo di battaglia in realtà ora è diventato il pretesto per fare delle figure di cacca spaventose davanti ai tuoi parenti.

In occasione della festa del papà dello scorso anno Paraventolo, all’insaputa di noi genitori, è stato “ammaestrato” per recitare una poesia. Era così bella che se l’è dimenticata. Immaginate il nostro stupore quando il lunedì a scuola, la maestra ha chiesto ad Annurchetta :”Beh? Com’è andata? Vi è piaciuta la poesia?”

Al ritorno a casa sono stato informato della cosa. Il suo bellissimo regalino me lo aveva già fatto: una maglietta bianca con sopra pitturata la cravatta multicolore, un aereo, due cuoricini e la scritta “papà ti voglio bene”.

Allegata alla t-shirt la famigerata poesia che ho letto tutto contento (non è vero, come al solito me so cacato sotto dalla tenerezza). Pensavo da ignaro che fosse finita qui, la faccenda.

Sta di fatto che discutendo della giornata e tirando fuori di nuovo la questione, a tavola, sentendo la parola magica e incitato dalla mamma, quando meno te lo aspetti Paraventolo è partito a recitare la poesia.

Serviva l’incipit di Annurchetta, naturalmente. La sua prima poesia: recitata e dedicata a papà, il suo gigante buono!

Felicità e serenità, amore incondizionato sprizzavano dai suoi occhi a sofficino, durante la recita. Ad ogni finale di riga rideva e mi guardava come io faccio con la mia Annurchetta, ogni giorno come se fosse il primo da innamorato.

Una volta, due volte, tre volte…è come quanto ti stai cagando addosso: sei vicino alla meta, i muscoli si allentano quel poco per preannunciare il rilassamento. Poi l’evento l’inaspettato: serri di nuovo i tuoi muscoli, non batti ciglio. Quanto reggi? Dipende dal tuo allenamento. Per me alla terza volta il fiume esonda e siamo tutti nella m…cacca!

Più o meno dopo la terza volta che provavo a trattenermi dal piangere non ce l’ho più fatta! La piena ha straripato gli argini delle guance e ho pianto di gioia per buoni 5 minuti. Mio Dio che sensazione bellissima. La prima di una lunghissima serie, spero.

Questo è uno di quei momenti che rimarrà impresso nella mia anima. Di solito mi scrivo su un foglio le cose che non dimenticherò mai e questa ne farà parte di sicuro.

La magia dell’amore che solo i bimbi sanno dare in quel modo puro, innocente, verso i propri genitori non ha prezzo.

Quando meno te lo aspetti c’è sempre il colpo di scena, che ti porterai dietro per il resto della tua vita, ti darà la forza di lottare per loro nei momenti più duri, di non mollare mai, di vedere sempre la luce in fondo al tunnel. Ti regala la dignità di essere un padre.

Sono fiero di avere scelto Annurchetta come mia compagna di vita (in realtà so’ sempre le femminucce a scegliere…) e di essere diventato papà. La vita mi sta insegnando delle cose bellissime e di questo le sarò grato per sempre.

Qual è stato il vostro primo “quando meno te lo aspetti?”

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6 comments

Stefi Marzo 19, 2018 - 2:12 pm

Auguri super papà ❤️

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SimoneDF Marzo 20, 2018 - 1:18 pm

Grazie, super mamma! 😉

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Fabio Marzo 19, 2018 - 2:26 pm

AUGURONI!!

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SimoneDF Marzo 20, 2018 - 1:18 pm

Grazie Fabio!

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Fabrizio Marzo 20, 2018 - 7:24 am

Auguri amico mio! sempre bello leggerti!

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SimoneDF Marzo 20, 2018 - 1:20 pm

Auguri a te, amico mio! 🙂

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