Piccoli Sereni Poco Variabili crescono

by SimoneDF
Statua di un bambino di spalle su una scala che arriva in cielo e che vuole toccare le nuvole

”Mamma mia quanto e come parla…ma che hai fatto?”

”Niente…e che dovevo fare? A me sembra uguale a prima…”

A parte i post sui compleanni non ricordo di avere mai dedicato un articolo ad un solo figlio e non credo che questa sia l’unica occasione in cui sarà così. 

Ho il bisogno di condividere, da papà, momenti come questo: la constatazione che crescono, i figli. 

Bene, ora che hai fatto la scoperta dell’acqua calla te ne poi pure anna’…

Il fatto di essere sempre a stretto contatto con la famiglia non ti permette di notare i cambiamenti impercettibili della prole. Rimani sempre un po’ spiazzato quando qualcuno che non vedi da un po’ di tempo ti dice: “mamma mia come sono cresciuti!”.

Tu li guardi e vedi sempre i soliti due, il gatto e la volpe, compagniucci di marachelle soprattutto nei confronti di mamma e papà. No, no, sono sempre loro: magnano più di due democristiani, fanno caciara e fanno piazza pulita dei miei capelli. Sono loro, in tutto e per tutto. 

Un episodio mi ha fatto capire però quanto sia vero questo fatto qui: la mia trasferta.

Sono stato via una settima per lavoro ed effettivamente in sette giorni Sereno Poco Variabile ha fatto passi da gigante. Mi sono accorto moltissimo di quanto fosse cresciuto soprattutto nel parlare e spiegare le cose che prima faceva a gesti, come i gibboni. Ora invece chiacchiera, ti rimprovera (per non usare francesismi) e ti prende pure in giro. “Li mortacci de Pippo”, direbbe mia mamma! 

Paraventolo è già più grande e siamo ad una fase di stasi prima delle elementari, quindi con lui si riparlerà dei grossi cambiamenti a settembre. 

Sereno Poco Variabile invece…mamma li turchi! Sta tirando fuori un caratterino tritanervi da competizione. Se c’è da buttarla in caciara è il primo a buttarsi nella mischia, se c’è da strillare pure, per calmarlo gli devi parlare 50 minuti con voce soave e tenera mentre lui cerca di scotennarti o di usarti come pungiball…da incubo.

Papà…e chi è papà? Esiste mamma. Papà è l’ultima ruota del carro. Se per caso si avvicina papà si butta per terra, si agita come un capitone l’ultimo dell’anno per non farsi prendere. Strilli e pianti come se grandinasse. Morsi no, per fortuna, solo qualche colpo da specialista quando lo prendo in braccio.

Non so come faccia, ma sembra avere la calamita sulla mia parte più intima, quella di sinistra…un bel colpo in buca d’angolo con la punta è sempre in agguato! 

Lo so, siamo nei terribili due. Migliora la situazione, anche se ve l’ho dipinta come il ritratto di un diavolo. Sta cominciando a sviluppare la sua personalità, che è bella forte. Arriva e si deve fare come dice lui, sennò attacca la croce verde, che siano le 4 del mattino oppure le 3 del pomeriggio.

Sta di fatto che, nonostante tutto, intendo nostra disperazione, stanchezza, mia chiericità e voglia di andare a comprare le sigarette anche se non fumo, è bello vedere i cambiamenti. 

La cosa importante è dedicargli tempo: per capire come cresce,  come reagisce a nuovi stimoli. Solo così possiamo intervenire nei suoi confronti in modo corretto. Credetemi, per me sono davvero fondamentali i famosi 5 minuti d’oro.

Ho bisogno di capire le sue abitudini e imparare a prenderlo con le buone. Tanto abbiamo capito che con le cattive non serve. Se gli parli, lo fai ragionare, lo fai ridere, allenti la tensione e tutto è possibile. 

C’è da dire che le cose che fa e dice in questo periodo vanno scritte perché sono troppo belle e divertenti da ricordare. Un esempio su tutti? Quando si mette a 4 di spade sul letto per impedirmi di sdraiarmi vicino a lui. Tu non puoi, è di mamma il posto! Me cojons! Senti, a papà, lo sai chi ha montato il tuo lettino? IO.

Ho tutto il diritto… mamma arriverà tra poco e se papà si mette qui, le scalda il posto. Tu sai che mamma ha sempre freddo: se arriva e trova il suo posto caldo è contenta. Solo così ti lascia stare vicino a lui, ma solo perché serve a mamma, eh!

Che disgraziatello che è questo Sereno Poco Variabile!

Nonostante tutto, lo vedo con gli occhi da innamorato, come tutti i papà fanno con i propri figli. Viviamoci questo momento, annotiamoci quello che possiamo per poi raccontargli gli episodi quando è più grande. Di sicuro apprezzerà.

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