Nana korobi ya oki – Cadi sette volte, rialzati otto.
Non posso non cominciare questo post con un noto proverbio giapponese, una frase motivazionale sulla resilienza (qui trovate la definizione).
Eh già, perché noi genitori, di resilienza (oltre che di calendari a portata di mano), viviamo ogni santo giorno…a proposito, qual è il santo di oggi? Così, tanto per dire, non si sa mai nella vita…
La resilienza: un muscolo fondamentale per affrontare la vita di tutti i giorni: in ufficio, nella vita in generale e a casa.
Ah Simo’, io capisco che la pandemia te sta a rosicchia’ quel mezzo neurone con l’alopecia che te ritrovi, ma me voi spiega’ che ca… che ca…, insomma, che stai a di’? Ma che c’entra? Non è che per caso te sei pippato l’incannucciata del balcone?
Amico mio, la resilienza la vedo tutti i giorni nel fumo che mi esce dalle orecchie, negli occhi iniettati di sangue che possono venire casualmente dopo qualche marachella esagerata dei bimbi ma, soprattutto, nella mia chierica.
Ci sono pidocchi che una volta saliti sulla mia capoccia, stanno male e cominciano a soffrire di agorafobia, il che te la dice lungo sullo stato della mia salute mentale. Il mio cuoio capelluto sta tirando le cuoia ma ciò non vuol dire che ho mollato.
Vi starete chiedendo il motivo di tutto ciò, vero? Bene, ve lo rivelo subito. Vi ricordate che Paraventolo aveva cominciato a compilare un diario della gratitudine? Come? Ve lo siete perso? Ottimo, allora qui potete trovate l’articolo sulla famosa HappySelf Journal.
Bene, arrivo al dunque: in pratica il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo Paraventolo ha smesso di compilarla. Non era invogliato, avevo perso la magia della cosa nuova da provare. Vi avevo promesso che vi avrei aggiornato dopo qualche mese sull’andamento dell’attività ed eccomi qui, dispiaciuto.
Per carità, dopo l’entusiasmo iniziale la cosa è andata piano piano a consumarsi, come una candela. Non credevo però che non la cagasse più.
Qui arrivo al punto e alla citazione. Purtroppo il mestiere del genitore è davvero il mestiere più difficile del mondo: ogni figlio è diverso dagli altri, ogni figlio va preso per un certo verso.
Noooo, non per il collo! Anche se a volte, lo ammetto, ti fanno uscire fuori di senno, soprattutto se la mamma è in trasferta.
Il nemico va studiato, capito, amato e aiutato. Quindi cadi sette volte, rialzati otto, è proprio una esortazione a non mollare mai, che tanto alla fine una soluzione si trova sempre.
Il malcontento che notiamo in Paraventolo, quel suo modo di non godersi il momento e magari di diventare triste per delle cose che dovrà fare il giorno dopo, o quello dopo ancora, è sempre lo stesso. Non è cambiato.
La HappySelf Journal non ha aiutato. Forse è troppo piccolo, forse abbiamo sbagliato il modo di proporla, non lo sappiamo. So però che il primo tonfo a faccia avanti e senza mani lo abbiamo fatto.
Ci siamo rialzati e stiamo studiando un altro modo per “inculcargli” la gratitudine per quello che ha: togliergli tutti i giocattoli, togliergli tutti i libri, fargli mangiare pane e acqua per un mese. Poi vediamo se non apprezza anche un’unghia incarnita!
Ah Simo’, com’era il numero del telefono azzurro? Non mi ricordo…ho un amico che lavora lì, volevo salutarlo. Non è che per caso me ridaresti il numero?
Ahó, ma io scherzavo!
Come ormai sapete, sono un iscritto al sito di Andrea Giuliodori, creatore del blog EfficaceMente (ciao Andrea!). In un post sulla gratitudine, nel gruppo Facebook, una coppia ha usato un modo molto interessante per focalizzarsi sulla gratitudine. Spero non se la prendano, ma proverò a proporlo ai miei due diavoletti.
In pratica cosa hanno fatto? Hanno preso un barattolo ciascuno e, ogni volta che provano gratitudine per qualcosa, lo scrivono su un bigliettino e poi lo mettono nel barattolo. Dopo un po’ di tempo si apre il barattolo e si rileggono tutti i bigliettini. Li stimo! Grandissimi!
Dopo la caduta, quindi, ci siamo rialzati e stiamo cercando un paio di barattoli (non di vetro) per proporre come un gioco questa cosa. Magari lo dipingiamo insieme, magari no, l’importante è essere resilienti e provarle tutte, soprattutto se ci crediamo veramente!
2 comments
Sei un gran bravo papà! 🥰
Ciao Cla, scusa se rispondo solo ora, grazie mille per l’incoraggiamento! Ce la metto tutta, come te e tantissimi altri genitori. Un salutone!