“Allora belli de papà, che ne dite? Se lo bevemo tutto d’un fiato?”
“Prima io! Prima io!”
“No, ho detto a papà che lo bevo prima io!”
Che diavoleria è “le estrazioni dell’orto?” starete sicuramente pensando.
Ebbene, con l’arrivo del secondogenito pensavamo di affrontare la gestione del bimbo in maniera identica al fratello. 🙁
Mai cosa fu più sbagliata e lontana dalla realtà. Purtroppo come dice il buon gestore del locale Betto e Mary a Roma (sommo vate!), “quando te nasce un fijo, nun sai mai chi te metti dentro casa!”.
A parte il fatto che il tizio mi fa morire dal ridere, col suo fare strafottente, ma c’aveva raggione!
Ogni figlio è una scatola nera che racchiude dentro di sé caratteristiche personali e caratteriali proprie. Se ve la devo dire tutta, Sereno Poco Variabile ha sconvolto tutto quello che poteva sconvolgere nella mia programmazione annuale di cose da fare.
“Ma dove vai bellezza in bicicletta…senza sella!…ah ah te sarebbe piaciuto ave’ er bambolotto in stile abat jour come lo avevi descritto ne “l’allegra brigata”, eh? E mo’ t’attacchi ar tram!
Nella vita, come ho detto più volte, bisogna essere flessibili, pronti a cambiare i proprio programmi.
Ecco quindi che il dramma del mangiare è saltato fuori, per noi, proprio con Sereno Poco Variabile.
Mentre con Paraventolo il problema non si pone proprio, con ‘sto nanetto cazzaro non è così.
Quando Paraventolo aveva due anni e la mamma era in trasferta io e lui siamo andati a mangiare una pizza. Si è pappato, davanti agli occhi di una coppietta sbalordita, una pizza margherita intera senza battere ciglio! E io a tremare pensando a quando sarebbe diventato adolescente…(emoticon dell’urlo di munch)
Non vi basta? Paraventolo quando non gli piacciono le cose ci dice “non mi piace molto ma so che mi fa bene”. Ma vi rendete conto? No, dico, vi rendete conto? È una miniera d’oro per noi avere avuto questa fortuna.
Ora però tutto quello che con la “C” maiuscola abbiamo avuto col primo lo stiamo scontando con il secondo.
Sereno Poco Variabile ha imparato che verde (a parte il kiwi) è “bleah!”. Ha imparato che la cioccolata è buona, che tutto quello che deve mangiare non deve contenere verdure o cipolle o cose strane. Le zucchine sono tollerate, i pomodori non più, il resto è una rissa reale ogni volta che si mangia.
La povera Annurchetta è disperata, io pure. Per farlo mangiare, in questi ultimi tempi, devi raccontare le storie, lo devi minacciare di morte, di togliergli in giochi etc.. So che non è educativo, ma delle volte arrivi alla disperazione e cerchi di giocarti tutte le carte.
Detto questo, stiamo lavorando per trovare il modo di fargli mangiare di più frutta e verdura. Indovinate un po’? Forse lo abbiamo trovato!
Il miracolo dell’estratto
Tempo fa abbiamo comprato un estrattore. Bene, quando devo fare il mio estratto coinvolgo in prima persona Sereno Poco Variabile che è super contento. Sta lì a guardare la preparazione di frutta e verdura del sottoscritto con gli occhietti sfavillanti di felicità. Non vede l’ora di prendere pezzetto per pezzetto quello che ha preparato il papà e buttarlo dentro l’estrattore.
Il bello è che alla fine ci mettiamo lì in 3, i maschietti di casa, a buttare dentro tutto quello che ci capita. Il risultato è un’estratto coi fiocchi!
Il fatto di coinvolgerlo, di renderlo cosciente che è lui che lo ha fatto, lo aiuta ad assaggiarlo, a farsi un bel bicchiere di sana bontà.
Non ci credete? A me piace fare gli esperimenti e quando faccio un estratto ci manca solo che acchiappo un piccione al volo e ce lo ficco dentro.
Una delle ultime volte abbiamo fatto un estratto con: una foglia di cavolo nero, 2 arance, 2 mandarini, 1 mela e mezzo, uno spicchio di pera, 1 kiwi, 2 pomodorini, 3 carote, 2 gambi si sedano rosso e un pezzetto di limone.
Il tutto era verdino non troppo acceso ma i due si sono trangugiati senza battere ciglio la pozione magica.
Un’altra cosa che faccio volentieri è che cerco sempre di essere attento a frutta e verdura di stagione. Un’app o un libro possono essere un’ottima soluzione, soprattutto se il fine ultimo è far mangiare il più impunto degli impuniti.
Speriamo che crescendo un po’ segua le orme del fratello, anche se questo significherebbe trovare altri cinque lavori per sfamarli!
Scappo per una nuova estrazione dell’orto. A presto.