Qual è una delle peggiori cose che possano capitare ad un povero papà? La trasferta della mamma! Il terrore sembra prendere il sopravvento. Un senso di ineluttabilità e di rassegnazione diventano la principale causa di notti insonni, di caduta dei capelli, di paura di soccombere di fronte al “nemico”.
Per prima cosa cominci a fare le telefonate di saluti a tutti, perché non sai se tornerai mai, tu, da un’avventura come questa.
Mamma mia a Simo’ come sei pessimista! e fatte un trapianto de’ fiducia!
Ultimamente devo dire che il Sereno Poco Variabile ha aggiunto la variante della sordità. Potete immaginare, quindi, come la fase “terribili due” in concomitanza con questa nuova caratteristica tecnica mi faccia venire i brividi. Vogliamo parlare di Paraventolo? Lui ascolta un po’ di più, ora, ma si fa sempre i beati cavoletti suoi, che non sono i miei.
Dunque eccoci al momento della trasferta. La mamma con larghissimo anticipo mi ha detto che per circa 1 settimana lavorativa (ma vi rendete conto? 5 giorni circa…) sarebbe andata in trasferta. Con commozione ho accettato.
C’è da dire una cosa: non è la prima trasferta che fa, quindi un po’ di esperienza sulla mia pellaccia l’ho fatta. Il fatto poi che ormai bisogna essere interscambiabili, se si lavora in due, è un jolly che fa la differenza nei momenti importanti.
La domanda che mi sono sempre fatto, al solo pensiero di rimanere da solo con i bimbi, è stata: “…e adesso come ca…volo mi organizzo?” In realtà questa è una preoccupazione che svanisce se fai un po’ di preparazione accorta prima di rimanere solo.
Se posso essere sincero, in momenti come questi il supporto di Annurchetta è stato davvero eccezionale, perché si è sempre impegnata al 200% per farmi pesare il meno possibile la sua assenza. In che modo? Non ci siamo mai messi a tavolino a discutere sul come e sul cosa, è stato un tacito accordo.
In base alla mia piccola esperienza personale i seguenti accorgimenti possono aiutare il papà ad amministrare la situazione in modo poco traumatico:
- Preparare psicologicamente i figli alla trasferta della mamma: partire con largo anticipo e parlare con i bimbi per avvertirli che mamma farà la nanna fuori per qualche giorno aiuta ad evitare situazioni di panico e crisi incontrollabili. Noi siamo dell’idea di dire sempre quello che fanno i genitori. Dire sempre la verità, ove possibile, aiuta, è un esempio per il bambino ed è un invito a fare la stessa cosa con i genitori;
- Organizzazione dei vestiti: per ogni giorno della settimana organizzare il vestiario dei bimbi ha sicuramente il suo impatto positivo, soprattutto perché di mattina vai sempre di corsa e il tempo è tiranno;
- Organizzazione dei pasti: fondamentale per non stare tutta la sera a preparare e pulire la cucina. Ci siamo trovati così tanto bene cerchiamo ogni settimana di portarci avanti questo lavoro (vedi i buoni propositi del 2018). Da quando abbiamo il Bimby, poi, i tempi e la pulizia della cucina si sono accorciati ulteriormente;
- Preparare la tavola per la colazione la sera prima: anche questo è un buon aiuto per velocizzare la mattinata senza intoppi. Richiede poco tempo e sicuramente è meno rompiscatole farlo la sera piuttosto che la mattina, quando hai un diavolo per capello;
- Organizzare un pomeriggio da un/una amichetto/a: questo è un punto su cui io sono d’accordo a metà, ma lo metto tra le cose importanti, perché dipende molto dal carattere dei papà. Io sono un tipo che non ha problemi a stare da solo, anzi! È un ottimo momento per instaurare un rapporto più profondo con i propri figli, però può essere una buona valvola di sfogo sia per il genitore che per i figli;
- Organizzarsi al lavoro per portarli al parco: se il meteo permette, in quella settimana organizzatevi in modo da uscire presto e portare al parco i pargoletti. Lasciarli sfogare ha diversi vantaggi: stare un po’ nel verde (ove possibile), farli correre come dei forsennati per farli stancare e riuscire a metterli a nanna presto perché sfiniti;
- Evitate di fare delle videochiamate la sera o comunque di far parlare i bimbi con la mamma: spesso i figli diventano malinconici, soprattutto la sera. Vedere o sentire la mamma può innescare una reazione a catena che porta al pianto inconsolabile loro e vostro (perché non riuscite a farli smettere). Meglio raccontare quello che vi siete detti con la mamma e che cosa sta facendo mamma;
E se qualcosa va storto?
Di sicuro ci sarà qualcosa (una sola?) che non va. Una su tutte? Metterli a nanna. Quando è ora di metterli a nanna e di tolettarli completamente prima di metterli a letto scoppia la rivoluzione. Paraventolo e Sereno Poco Variabile, vista l’età dei due filibustieri, si aggirano come mine vaganti sorde e minacciose.
Corrono mezzi nudi, si prendono a schiaffi, sgusciano come anguille dalle mie mani e strillano, incontenibili. “Aho, ma che ve’ siete pippati? lo zucchero?” mi verrebbe da dirgli. Ma non c’è tempo: corri di qua, corri di là, acchiappane uno e vedi l’altro dove si nasconde. Rimetti mutande e pigiama e acchiappa l’altro. Nel frattempo il primo si è tolto di nuovo le mutande e corre per tutta casa con il “lillo” tirato come se fosse un palloncino e lui fosse il rabdomante della situazione in cerca di acqua.
Quando riesci a riprendere in mano la situazione in casa c’è un frastuono infernale: strilli e risate ovunque, non ti ascoltano nemmeno se li paghi a peso d’oro. Si autostimolano e la stanchezza sembra passare. Intanto è già passata un’ora e pensi che per te non c’è più niente da fare.
Fumo dalle narici, dalle orecchie, i tuoi occhi cominciano ad uscire fuori dalle orbite e stai per mostrargli che la scimmia urlatrice al confronto è un animale senza voce…e allora che fai? Io comincio a ridere. Per la disperazione forse, perché sono sempre in bilico, un funambolo che cammina sul filo che separa il pianto dalla risata.
La cosa buffa è che quando comincio a ridere per la disperazione gli animi si stemperano e l’allarme rosso rientra nella maggior parte dei casi.
Se non funziona…è un dramma.Conti le ore che ti separano dal rientro della trasferta.
Il ritorno della mamma è accolto come l’arrivo del Messia, la libertà dalla schiavitù. Quando possiamo prepariamo un bel disegnino in stile Picasso o Kandinsky la sera prima per accoglierla al meglio. Come nei concerti, si litiga per essere il più vicino possibile alla rock star e poterla toccare, baciare e chi più ne ha più ne metta.
…E vissero tutti, soprattutto il papà, felici e contenti!
P.S.: Sfruttate al massimo tutte quelle cose che possono facilitarvi nella gestione, se queste non vanno contro quanto costruito fino al momento della trasferta (per esempio: se avete tolto il ciuccio, non tornate sui vostri passi solo per non sentirli piangere).
Qualche altro consiglio? Se ne avete, fatemelo sapere lasciando un commento.
9 comments
Una faticata!!! Per sei super, molti papà farebbero andare a fuoco la casa!!!
Anche io non sono da sottovalutare, sotto questo aspetto! Grazie della fiducia Vale!
La foto al post è un’opera d’arte….altamente autoesplicativa :-)!
🙂
Ciao Simone,
sono sicuro che gestirai questi giorni benissimo. E poi noi papà siamo un pò piú distratti delle mamme, quindi ai bimbi questo piace. Ci dimentichiamo di pettinari quando escono. Non badiamo troppo a come sono vestiti. Non ci allarmiamo se sono sporchi. Effettivamente il momento nanne è quello più critico, perchè la mancanza della mamma si sente, ma sicuramente un pò di coccole paterne aiutano moltissimo. Comunque la app “sordità 2.0” è molto difficile da disinstallare.
Buona trasferta alla mamma….e buon lavoro a te.
Un saluto
Lorenzo
Ciao Lorenzo, effettivamente è andata bene, a parte qualche piccolo intoppo che si può considerare normale, quando si tratta di bimbi piccoli. Le coccole ci sono state e sono state apprezzate, anche se la mamma è sempre la mamma 😉! Sordità 2.0 è dura da disinstallare, è vero. Diciamo che con il tempo si disinstalla da sola.
Un saluto a te e grazie mille per le tue parole
Buona giornata
Simone
Cavolo Simo! Sono fiera di te.
Siete la nuova generazione AI MIEI TEMPI NON MI SAREI SOGNATA NEMMENO DI LASCIARVI CON VOSTRO PADRE – credo che lo avreste dovuto CUSTODIRE VOI😂😂😂.
È PIÙ GIUSTO COSÌ CREDO.
I BIMBI HANNO COSÌ hanno i riferimenti completi e si crea un unione familiare. Certo è dura rimanere soli MA POI PASSA. È Dura invece quando è la norma. Ma comunque anche in questo caso SCOPRI RISORSE CHE NON PENSAVI DI AVERE E ti AGGIUSTI
Tutto va avanti NELLA SUA PERFEZIONE. MI FAI Tanto divertire quando descrivi questi momenti. 😍😍😍😁
Guarda cara mamma Rita che è grazie a te che riesco a cavarmela. Sono molto d’accordo che papà lo avremmo custodito noi, e non il contrario 😂😂😂. Verissimo, quando ti trovi in certe situazioni le energie saltano fuori all’improvviso e nemmeno te ne accorgi. Un bacione!
Sono d’accordo su Tutto Simo! Sei un bravo papà e non credo comunque tu ti debba fare problemi, come dice il tuo amico forse un po’ di leggerezza ai bambini piace, magari appunto fare qualcosa che con mamma non fanno, tipo mangiare sul divano😃😂! Un abbraccio