“France’, non ti muovere, se sente dei rumori, il verdudrillo scappa via!”
“Va bene papà!”
“Eccoti! Ti ho preso! Brutto coccodrillaccio zozzo! Pensavi che non ti avessi visto, eh?”
“Bavo papà, pendine tanti che ho tanta fame!”
Ringraziando il cielo Paraventolo mangia tutto, o quasi. Sereno poco variabile segue le sue orme e, secondo i miei calcoli, presto supererà il suo maestro. Io e Annurchetta finiremo entrambi per cercare un secondo lavoro perché, se questi due continuano di questo passo, a magna’ più de due democristiani (senza offesa), i nostri stipendi non basteranno nemmeno per la colazione!
All’inizio, però, non sembrava fosse così. Fino a quando non è scattato l’interruttore e non si è accesa QUELLA lampadina. La pazienza, la fantasia e, senz’altro, una buona dose di fortuna con la “C” maiuscola hanno fatto il resto.
A tavola bisogna avere fantasia, non c’è dubbio. Vale per gli adulti e ancor di più per i bambini. A Natale 2014 Irene, una mia collega, sapendo del mio diletto in cucina (a magna’, mica a cucina’!….) mi regalò la cosa più utile che si potesse regalare ad un papà sull’orlo di una crisi di nervi: il ricettario magico per far mangiare ai bimbi qualsiasi verdura (…e questo non lo chiamate cu…fortuna?). “Santi numi! Come è possibile?”.
Leggendo il libro rivelatore “W le verdure! Ricette divertenti per bambini” una sera ho preparato un ottimo verdudrillo di patate e spinaci che Paraventolo si è letterarlmente DI VO RA TO! Anzi, non pago, se ne è mangiato un altro. Cambiando approccio, guardando cioè il cibo con gli occhi di un bambino ho cominciato a presentare i piatti in maniera giocosa. Quello che era all’inizio il mio dramma interiore si è rivelato il mio più grande alleato! Già… quando c’è qualcosa di particolare da mangiare o manca la voglia, anche di aprire la bocca e muovere le mascelle, ecco che in soccorso de papà arriva la fantasia!
Così qualche volta peschiamo i verdudrilli, altre volte cacciamo il “pulcino ciccio pallino” fatto con la frittata e la sottiletta, altre volte ancora trasformo, da vero artista, gli spicchi di mela nell’X-Wing di guerre stellari (vi sfido a fa’ le quattro ali della nave spaziale con uno spicchio de mela…Mc Guyver me fa un baffo!) oppure nella nave spaziale di Dart Vader, (respiro “asmatico” compreso).
Ogni volta che la sua bocca afferra il povero malcapitato una voce rotta e spaventata urla “la mia povera zampa!…” o “sto precipitando, sto precipitandooooooo…aiutooooo! Devo atterrare nel pancinoooooo!” e ogni volta, sul suo bel faccino, un ghigno di soddisfazione fa da apripista alla pancia famelica.
Si accettano suggerimenti per arricchire il menù, siamo aperti tutto l’anno!
2 comments
Fantastico! Si apre un businness a x.xxx.xxx cifre 😉!
Ciao Fabio, puoi ben dirlo! 😉