Che tocca fa’ pe’ magna’ 2

by SimoneDF
pupazzo lego con la coppa in mano e altro lego sullo sfondo che piange a terra

“Mamma, per caso l’hai mangiato tu?”

“No…mi sa che qui ci sono i fantasmini…”

Non c’è niente da fare: quando si tratta di mangiare i gusti cambiano…pure le imprecazioni di papà cambiano molto velocemente! Mi ricordo ancora con la lacrimuccia i bei tempi andati di quando per farli mangiare bastava pescare un semplice verdudrillo.

Secondo me fa’ er piagnone non te porta da nessuna parte…quindi vedi de piantalla e comincia a pedalare…

I tempi sono cambiati, amici miei. Se da un lato Paraventolo, come si dice dalle mie parti, “me se magnerebbe pure a me”, Sereno Poco Variabile ha alzato l’asticella così in alto che nemmeno Sergey Bubka riuscirebbe a raggiungerla!

Ebbene si, con sommo cordoglio di papà, perché era un po’ che la chierica non la sentivo bussare alla porta, in questo periodo abbiamo un po’ di problemi. Non sono problemi insormontabili, per carità. Sono problemi, però.

Il piccoletto di casa è diventato un diavoletto travestito da angioletto. Ogni volta per farlo mangiare non sai davvero a quale santo rivolgerti. Sei lì che non ci dormi la notte, ti interroghi come mai prima funzionava e ora no…

È giusto così: se c’è una cosa che sto imparando, da genitore, è il fatto di essere liquidi, adattarsi alle situazioni e cercare di trovare una soluzione il prima possibile.

C’è stato un periodo con Paraventolo, per esempio, che per fargli mangiare tutto organizzavamo una sfida a braccio di ferro subito dopo mangiato. Io ad ogni boccone mi allenavo e lo aizzavo dicendo che avrei vinto. Lui, dal canto suo, per non essere da meno, si mangiava tutto. Naturale, poi, che vincesse a braccio di ferro: mi stracciava quasi tutte le volte!

Sereno Poco Variabile? Andrebbe ribattezzato il soprannome, ma lo lascio per ricordare con la lacrimuccia i bei tempi andati, sigh sigh!

Ecco, con lui ci siamo arrovellati un bel po’ prima di cominciare a capire come prenderlo. Non è un tipetto facile, il nano di casa. È uno di quei capoccioni duri, testardi a più non posso che non avete idea. Alla fine è sempre una questione di c…tempo, volevo dire. Tempo per conoscere il tuo nemico, tempo per capire che strategia usare.

Ad oggi, e ripeto ad oggi, l’unico modo di far mangiare quasi tutto a furbetto numero 2 è quello di prendere il cibo che ha nel piatto, inforcare il boccone e lasciarlo lì, dicendogli: “non te lo mangiare, se lo mangia papà!”. Appena giro le spalle la sua soddisfazione più grande è mangiarselo e poi ridere alle mie moine quando mi accorgo che l’ha mangiato.

Una variante è tenere la forchetta con il boccone in mano e parlare con Annurchetta. Una volta che il boccone è stato strappato dalla forchetta in modo maldestro e “senza farsi vedere” io faccio finta di dare il morso al boccone ma finisco col mordere la forchetta e fare un salto di stupore/ dolore, tra le risate spassose di tutti e due i figli.

Chissà quanto durerà questa fase. Sono contento che per ora il tema pappa lo smarchiamo così, ma, per le prossime volte, che caspita si dovrà inventare papà?

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