“Ciao Mamma! Noi stiamo facendo la pasta! Dov’è la pasta che abbiamo fatto?”
“Qui!”
“E cosa usiamo per fare la pasta sottile sottile?”
“Il Gila Gila!”
Penso sia capitato un milione di volte da quando sono nati i nostri pargoli. Una volta che cominci il girone dantesco dei nidi e delle scuole materne finisce sempre che 2 giorni ogni 2 settimane, almeno, stai a casa. Tu sai bene perché: loro, i bimbi, quelli lì…sì, quelli sono dei portatori sani di batteri, virus e bacilli palestrati pronti a far cedere per una mezza giornata i più piccoli.
Quando tocca a te, invece, Rambo gli fa un baffo. Se ti va bene campi male tre quattro giorni, altrimenti una settimana tutta, con tour guidato in pronto soccorso e premiazione come miglior attore protagonista.
Stavolta Simo’ te devo da’ proprio raggione. L’ultima volta che me so’ beccato una bella gastroenterite vedevo cammina’ sul davanzale der bagno l’arcangelo Gabriele!
Tolto il 90% delle volte che tu fai da tappeto elastico e i tuoi figli ti saltano sopra dalla mattina alla sera e non hai la forza neanche d’imprecare, che fare tutto il giorno?
Se ci pensate bene, questa situazione è quasi più drammatica di quando la mamma è in trasferta. Qui ti fai una full immersion 24 ore su 24. Ve lo immaginate Sereno Poco Variabile, all’apice dei suoi terribili due, a casa per più di una settimana?
Messo da parte lo sgomento e la voglia di spararmi a bruciapelo con il fucile a pallettoni sulle parti intime, alla fine si può sopravvivere. L’importante è prendere l’iniziativa ed essere quasi sempre il direttore d’orchestra. Così facendo ho notato più comprensione e meno ribellione.
Torniamo a noi…quando mi alzo la mattina e so che devo stare in casa tutto il giorno con uno dei due malaticci, prima mi faccio un bel segno di croce per non prendermi i mostri che ha lui. Subito dopo aver fatto gli scongiuri, mi organizzo per arrivare a pranzo, perché se arrivi a pranzo di solito è fatta. Il pomeriggio, spesso, c’è il riposino per tutti, soprattutto per papà.
Idee per la sopravvivenza
Cosa fare dunque, per non essere fatto a pezzi? Psicologia e studio attento del nemico prima di tutto!
- Giochi fisici: Per chi ha maschietti, che sono molto energici e fisici, ci deve essere almeno un momento di sfogo che va dalla mezz’ora all’oretta. Non di più sennò vi devono ricoverare in ospedale. Io opto per giocare a rincorrerci, fare una finta lotta sul tappeto, provare a coinvolgerlo in qualche allenamento (se vi allenate a casa). Si finisce quasi sempre, però, a giocare con la palla (non la vostra, mi raccomando!);
- Farsi aiutare in cucina: abbiamo scoperto che a Sereno Poco Variabile piace moltissimo aiutarci in cucina. Quale cosa migliore dunque, di coinvolgerlo nella preparazione di un bell’estratto (da fargli poi bere a metà mattina)? Se poi ha la voglia e l’attenzione si può provare a chiedere un aiuto nella preparazione della pasta fresca. Da buon fan del Bimby, chiedergli di spingere i bottoni è un bel modo di farlo lavorare insieme a noi senza fare troppi danni. Per la pasta fresca poi, l’aiuto è fondamentale, perché o si chiede di usare il mattarello oppure di girare la manovella per stendere la pasta (per chi ce l’ha). Se il Bimby non c’è, quale cosa migliore di acqua e farina esiste per fare la pasta? Divertimento assicurato!
- Leggersi un bel libro illustrato: che sia il divano, che sia durante una “riunione di gabinetto” o sul tappeto, per riprendere fiato una bella storia illustrata fa sempre comodo. È inoltre un buon modo di legare e creare un’abitudine con i figli. Mi diverte molto, per esempio, leggere “Pinocchio” nella versione integrale a Paraventolo. A lui piace da matti e starebbe ore a sentirmi leggere, quindi il piacere raddoppia. Nel frattempo Sereno Poco Variabile, poco interessato, mette a ferro e fuoco la stanza e sparge il sale sul suo letto…
- Stampare fogli da colorare: santa stampante! Un gran bel modo di far correre a briglie sciolte i figli è quello di dargli carta bianca…parzialmetne bianca! Stampo una decina d’immagini dei loro cartoni preferiti da colorare (Peppa Pig, Masha e Orso, Pokemon, Nemo, gli Avengers) e li lascio lì a dipingere. Su internet se ne trovano parecchi di questi siti, ma io devo dire che questo ha un gran bell’assortimento, per tutti i gusti!
- Puzzle: sono sempre belli da fare, coinvolgenti e un buon quarto d’ora vola;
- Fare dei Lavoretti: in base all’età si può decidere di fare qualcosa insieme, ed io, modestamente sono il Picasso dell’Art Attack! A tal proposito ho trovato un sito davvero molto carino (cose per crescere) dove prendere ispirazione. Pensate che sono divisi anche i lavoretti da fare in base alla fascia di età!
- I lego: Potevano mancare gli intramontabili lego nella vita di un maschietto, ma anche di una femminuccia? No di certo! I lego sono un ottimo mezzo per far galoppare la fantasia, passare del tempo piacevole insieme o lasciare carta bianca ai pargoli mentre si riprende fiato. Io preferisco i mattoncini classici, senza istruzioni: meno regole e più fantasia;
- Televisione: lo so, lo so. Non è educativo. Un po’ di sana televisione, nelle giuste dosi, non fa mai male e permette ai genitori di tirare le cuoia…scusate, tirare il fiato e preparare il pranzo. A volte capita che da un’ora si passi a un’ora e mezzo, ma è solo per la sopravvivenza e soprattutto sono eccezioni. L’importante è che non diventi una brutta abitudine.
Con questa bella carrellata di cose da fare, non ci si arriva a fine giornata? Direi di si. l’obiettivo in genere è il pranzo, perché poi il riposino di solito ci porta alle 16/17 del pomeriggio, quando rientra il salvatore dal lavoro.
Petali di rosa, squilli di tromba accolgono il nuovo arrivato e in onore suo ti inginocchi anche a baciargli i piedi. In realtà lo fai perché sei stanco o ti è preso il colpo della strega e stai così dalla mattina…che scena raccapricciante!
La cosa più bella è essere consapevoli che con i figli non ci si annoia mai!
2 comments
Ho preso appunti grazie per aver condiviso questi consigli
🙂