3 consigli per accorciare i tempi la mattina

by SimoneDF
Bambini che giocano alla battaglia dei cuscini su un letto

“Daje un po’! Ancora nun c’avevo la carta d’identità quando sei entrato in bagno! Hai finito?”

“No”

“Mamma mia che pipì! È lunga un milione! E tu non volevi farla…”

Già in tempi non sospetti il presentimento che il controllo della vita ti sfugga tra le mani, una volta diventato genitore, è forte. Quando poi si passa dalle parole ai fatti hai la conferma che quel presentimento è stato azzeccato.

Posso immaginare come si sentono tutti i genitori, in fondo lo abbiamo voluto noi (la famosa bicicletta senza sella tanto decantata…ahi ahi ahi che dolore! 😛). Proprio per questo motivo riprendere in mano la situazione è importante, come ho già scritto tempo fa in questo post.

Vabbe’ si, sei bravo…voi la caramella? Che voi fa’, nun te capisco…

Ci sto arrivando, mamma mia che permaloso che sei!

Il punto è che in questi ultimi tempi faccio degli sforzi sovrumani per non essere stretto nella morsa delle lenzuola e fare il rollè di tacchino. Una volta alzato la colazione è dietro l’angolo, torco il collo alla gallina-timer e…ho una strana sensazione, come se mancasse qualcosa. Il tempo, perdindirindina ! 😫

In effetti la mattina l’imprevisto è sempre dietro l’angolo ed arriva fulmineo e simpatico come un attacco di colite!

E allora come si fa? Mumble mumble…

Ho analizzato la nostra situazione: i bimbi si alzano, fanno pipì, colazione (con qualche strappetto al tempo, ma ci sta) poi il caos. Non si riesce a contenere lo straripamento del fiume e come una piena trascina via tutto quello che incontra.

Lotte, botte, corse col lillo di fuori, nascondino e chi più ne ha più ne metta. A volte vedo il fucile con il narcotico per i cavalli l’unica soluzione 😅. Meglio quello per elefanti, non si sa mai.

Poi mi calmo, faccio un respiro profondo come la fossa delle Marianne e penso. Ma che ca…spita faccio ora?

Così, sempre quando la mamma è in trasferta, faccio degli esperimenti per testare la bontà della mia pazzia. L’ho chiamato L’”esperimento sociale”.

In pratica con questi piccoli accorgimenti (che sono consigli sperimentati sulla mia pellaccia) in 45 minuti, se ci fa la grazia l’Altissimo siamo pronti (imprevisto cacca compreso!). Non male eh?

Ecco allora i miei 3 consigli per accorciare i tempi la mattina:

  1. Appena alzati andiamo di corsa in bagno a fare pipì. Visto che ci siamo già, in bagno,  i bimbi si lavono e si vestono subito. In 5 minuti sbrighiamo la faccenda e già pronti facciamo colazione (15 minuti di timer di solito bastano). Questo discorso vale anche per noi genitori. La cosa fondamentale è aver preparato la sera prima i vestiti e apparecchiato la tavola.
  2. Finita la colazione subito denti ed, eventualmente, scarpe. I bimbi a questo punto sono pronti.
  3. Lasciamo giocare i pargoli 5-10 minuti, il tempo di sistemare la tavola e finire di prepararci. In questo modo siamo tutti più tranquilli: noi con la casa in ordine e i bimbi perché in parte si sono già sfogati.

Con questo rituale che, nella maggior parte dei casi, funziona egregiamente devo dire che ci si è semplificata la vita.

Ora che i bimbi hanno 3 e 6 anni posso fare questi ragionamenti, perché sono in grado di mangiare in autonomia. Se i bimbi sono più piccoli questi discorsi lasciano il tempo che trovano.

C’è da dire, poi, che se uno dei due si alza male e gli gira il chiccherone beh…lì non ce n’è per nessuno. Chiami l’esorcista, aspetti che le acque si sono calmate e…addio sogni di gloria!

E voi, avete altri suggerimenti in merito?

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